La signora Sara si è rivolta allo Studio Legale Fissore manifestando la decisione di volersi separare dal marito (signor Mario) dopo vent’anni di matrimonio, illustrando la propria posizione reddito patrimoniale che la vedeva, peraltro, coinvolta anche nelle attività societarie del marito.

La signora Sara era proprietaria della villa nella quale viveva con Mario (immobile acquistato con provviste riconducibili esclusivamente a quest’ultimo) ed era Amministratore Unico della società in cui operava il medesimo, nonché titolare di altre quote di diverse società sempre gestite dal marito Mario.

Nonostante le posizioni ricoperte nell’ambito societario, la signora Sara non ha mai percepito alcun emolumento o beneficiato di utili societari.

Ai fini della separazione personale di Sara, lo studio ha ricercato una soluzione per tutelare gli interessi economici di quest’ultima; la signora Sara voleva infatti uscire in modo definitivo dalle società gestite dal marito, assicurandosi comunque un sostentamento adeguato al tenore di vita sino ad allora goduto.

È stata quindi prevista e concordata la cessione al marito di tutte le azioni e le quote di cui Sara era titolare (con totale manleva a favore della medesima nel caso in cui fossero insorti problemi e/o controversie relativamente al periodo pregresso) nonché il trasferimento della proprietà dell’immobile già coniugale a Mario, a fronte della corresponsione da parte del medesimo, in favore della moglie, di una congrua liquidazione in denaro.

È stato infine previsto anche un assegno di mantenimento in favore di Sara a carico di Mario.

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I nomi dei protagonisti dei casi di successo sono tutti frutto di fantasia.